Mi colpiva profondamente, quando le mie figlie erano piccole, lo slancio, il salto nel vuoto che compivano lanciandosi nelle mie braccia da un dislivello piccolo o grande. Come potevano sapere che ero pronta ad afferrarle, se talvolta me ne accorgevo appena in tempo? Non ho mai dimenticato la gioia radiosa che proveniva da quella fiducia totale ed è davvero quella che dovrebbe vivere ogni bambino.
Ma cosa accade ad un bambino quando non può buttarsi nelle braccia della madre perché sa, o crede, che non la troverà? Quale pesante respingente un bambino deve mettere sul suo piccolo cuore per frenare uno slancio così grande? Pensare che tale peso sul cuore non abbia conseguenze di ampia portata non è sperabile, perché quel peso bloccherà totalmente la possibilità di affidarsi alla vita, e impedirà di coglierne i frutti più preziosi: la gioia, il successo, la realizzazione, e, soprattutto, la relazione felice con un altro essere.
Il Movimento interrotto può verificarsi con entrambi i genitori, e in entrambi i casi gli effetti sono devastanti. Ma il Movimento interrotto con la Madre colpisce il senso della vita davvero su molti piani.
Il mondo dell’infanzia è il luogo dove nascono le grandi problematiche degli adulti. Uno dei problemi principali, infatti, che porta a non vedere o a sottostimare il dolore di un bambino, è la diversa modalità di oggettivazione di pensieri, inquietudini, ansie e sofferenze. Qualsiasi dolore debba affrontare la famiglia, qualsiasi lutto, qualsiasi trauma sarà di certo una ferita profonda anche per il bambino. Ma l’elaborazione interiore, che permetterebbe una sana cicatrizzazione futura, è spesso impedita proprio dall’incapacità dell’adulto di cogliere in profondità la modalità di comunicazione con cui il bambino sa esprimere il suo dolore. Gli appartenenti al mondo dell’infanzia sono come esseri di un altro pianeta e la metafora non è azzardata, se si pensa a quanto essi siano ancora poco radicati sulla terra e, quindi, ancora sensibilmente connessi con i mondi spirituali. Pertanto cogliere, accogliere e sostenere la loro sensibilità percettiva è, talvolta, un compito immane per i genitori, che a loro volta sono alle prese con un dolore attuale o, peggio, con il dolore antico mai superato di quando loro stessi erano bambini.
Che la madre sia andata a Las Vegas tra amanti, soldi e lustrini, dimenticando il suo piccolo, o semplicemente abbia vissuto una profonda depressione, ben poca differenza ci sarà nelle sofferte emozioni di quel bambino. E anche quando quel bambino sarà diventato adulto ed il pensiero logico sembrerà avere il potere di dare un senso alle proprie sofferenze, produrrà ricostruzioni perlopiù incapaci di sgretolare quel peso frenante.
Bert Hellinger, quell’essere immenso che ci aiutato a comprendere quanto i genitori siano quella fonte straordinaria, che è indispensabile ritrovare nel profondo per guarire i nostri mali, sostiene che quella creatura troverà un preciso modo per sopravvivere alla disperazione e alla sensazione di impotenza senza di lei: “Io rinuncio a lei” – dirà interiormente – “Io resto solo”, “Io rimango distanziato da lei”, “Le giro le spalle”; questa la risoluzione interiore che adotta.
Ecco che, quando il bambino diventato adulto cercherà di intraprendere una relazione amorosa, quel movimento dell’andare verso qualcuno verrà bloccato dall’antico ricordo impigliato nell’anima. La persona si metterà magari nella pretesa che il partner vada verso di lei. Eppure, qualora questo avvenga, ancora tenderà a ritrarsi, avrà difficoltà a sopportare la sua vicinanza. Ne soffrirà, ma non riuscirà ad aprirsi se non con lenta esitazione e, qualora riesca, si tratterà di un’apertura che dura, troppo spesso, per breve tempo.
Hellinger, a proposito di questo doloroso stallo provocato dal Movimento Interrotto, scrive:
“Quale può essere qui la soluzione? Il trauma viene superato lì, dove ebbe inizio. In realtà, dietro ogni trauma c’è quasi sempre una situazione nella quale un movimento che sarebbe stato necessario fare non è stato possibile compierlo, cosicché rimaniamo immobili come radicati o paralizzati all’interno di questo movimento. Come si risolve una situazione del genere? Viene risolto nel nostro sentimento e nel nostro ricordo, se, malgrado tutte le nostre paure, siamo capaci di ritornare in quella determinata situazione e di compiere interiormente il movimento interrotto o impedito di allora. Cosa significa questo nel caso del movimento verso la madre interrotto precocemente? Torniamo un’altra volta nella situazione di allora, torniamo un’altra volta ad essere il bambino di allora, guardiamo nostra madre com’era allora e, malgrado il dolore che ci sovviene e la delusione e la rabbia di allora, facciamo un piccolo passo verso di lei – con amore. Ci fermiamo, la guardiamo negli occhi e aspettiamo, fino a quando percepiamo in noi la forza e il coraggio per il prossimo piccolo passo. Poi ci fermiamo di nuovo, fino a quando ci riesce fare il prossimo piccolo passo e i piccoli passi successivi, fino a quando, infine, non cadiamo tra le braccia di nostra madre, abbracciati e tenuti stretti da lei. Finalmente di nuovo un tutt’uno con lei e uniti in amore a lei. Più tardi proviamo, anche qui intanto interiormente, se questo movimento ci riesce verso un partner amato. Lo guardiamo negli occhi e, piuttosto che aspettare che egli si muova verso noi, siamo noi a fare il primo piccolo passo verso lui. Dopo un po’, quando abbiamo raccolto abbastanza forza, facciamo un secondo passo. Così continuiamo ad andargli incontro, lentamente passo dopo passo, fino a quando non lo prendiamo tra le nostre braccia ed egli ci prende tra le sue braccia, finché non lo teniamo stretto e ci lasciamo tener stretto da lui, felicemente e lungamente”
Questo passaggio di superamento può dunque compiersi attraverso un lavoro puramente meditativo, come propone Hellinger, o, ovviamente in una Costellazione Familiare.
Accorgersi che la negazione di quell’Amore non è mai avvenuta è qualcosa che colma e ripara un’intera esistenza costruita sul dolore.
Puoi seguire il calendario eventi di Costellazioni Familiari su questo sito, o chiedermi informazioni per un lavoro individuale orientato a trasformare il Movimento interrotto.
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